News:

COMMERCIAL SITES: Please note - if WANT A BANNER LINK? displayed on this site, please contact FEMMEFIGHT

Checkmate IV - Totally spies

  • 0 Replies
  • 1411 Views
*

Offline Susanoom

  • God Member
  • *****
  • 419
Checkmate IV - Totally spies
« on: March 08, 2021, 11:18:55 PM »
Ed eccoci qua. Onestamente, non pensavo di riuscire a portare questo capitolo. Molti di voi mi hanno chiesto, ed ho risposto a tutti allo stesso modo, spiegando che non ci sarebbe stato un proseguo... ma qualcosa dentro di me mi ha spinto a dire "No, tu devi finire la storia". Non so se sarà mai come mi sono sempre aspettato, e probabilmente Checkmate vedrà la fine precocemente rispetto ai piani precedenti che avevo. Per adesso... godetevi il quarto capitolo!

---

“Continuo a pensare che non c’è nessuna spia” borbottò Elena sottovoce.
La regina aveva appena scoperto della disfatta di due donne dell’impero asiatico, e la regina australiana le aveva appena annunciato la presenza di una minaccia per la sua incolumità sin da prima dell’arrivo delle asiatiche. Questo voleva dire che Madame Shi aveva previsto il susseguirsi degli eventi, a suo discapito.
Eleonora riservò uno sguardo dolce alla sorella che appariva indifesa contro il mondo. Per quei pochi secondi, la dea guerriera che l’aveva sconfitta tempo fa era scomparsa. Elena si accorse dello sguardo della sorella, e scacciò quei pensieri immediatamente. Non aveva bisogno della sua pietà.
“Chi?” chiese dopo alcuni secondi di silenzio la regina europea.
“Non avere fretta, sorella. Tra non molto saremo quasi pronte a…” iniziò a dire la bionda, ma venne bruscamente interrotta.
“Dimmi chi cazzo è!” urlò la regina, alzandosi ed avvicinandosi alla sorella.
L’europea si fermò con il volto a pochi centimetri da quello della bionda. Eleonora poteva sentire il fiato caldo della sorella solleticarle il volto ad ogni suo respiro rabbioso.
“Una cameriera” rispose Eleonora, per niente scomposta dall’improvvisa prestazione della mora.
Lo sguardò di Elena divenne confuso. Una cameriera tramava alle sue spalle. Una semplice cameriera.
“Mi stai prendendo per il culo…” sussurrò Elena, sedendosi sul letto.
Ma Eleonora scosse la testa. Era davvero una cameriera la traditrice. Ma come aveva fatto l’australiana a scoprirla se Elena aveva al servizio centinaia di cameriere diverse? Lei neppure sa dire quali siano le sue preferite, ed Eleonora invece conosce l’identità della spia? Elena sentì il controllo scivolarle dalle mani.
“Abbiamo scoperto una comunicazione tra questo posto e le asiatiche. Dopo qualche mese, abbiamo scoperto chi fosse il mandante. Dovresti stare più attenta alle persone che scegli per pulirti casa, sorella” la schernì la bionda.
“Fanculo” rispose secca Elena.
La bionda sorrise, avvicinandosi al telefono che riposava sul comodino, di fianco al maestoso letto. Alzò la cornetta e premette sul cancelletto per chiamare il “servizio in camera”. Elena rimase in silenzio mentre osservava la sorella fare come se fosse casa sua. Beh, un tempo lo era.
“Ora non resta che…” di nuovo, la bionda fu interrotta.
Il bussare della porta attirò l’attenzione delle regine, che non dissero nulla per complimentarsi silenziosamente della velocità del servizio.
“Entra” disse infine Elena, accavallando le gambe.
La porta si aprì ed entrò prima un carrello con una piccola varietà di cibo sul vassoio in alto, ed un frigo portatile nella parte inferiore. Dietro fece capolino una delle tante cameriere che lavoravano per Elena. Una bella bionda, sui trent’anni. Aveva un seno modesto anche se il vestito da cameriera le alzava le tette, mentre dalla gonna nera uscivano le lunghe gambe.
“Cosa desiderate, mie signore” disse la bionda con voce gentile, chinando il capo.
Elena guardò con curiosità e dubbio quella donna vestita da cameriera da anime giapponese. Certo, le aveva scelte lei quelle uniformi, ma sembrava che per la prima volta vedesse come fossero. Le ultime informazioni apprese la resero molto suscettibile con le sue domestiche.
Eleonora parve guardare attentamente la cameriera che si era fermata poco dopo l’uscio della porta.
“Entra, vieni avanti. Non mordiamo” sorrise l’australiana.
La cameriera si prese l’onere di alzare la testa ed annuire. Avanzò di qualche passo fino al centro della stanza, prendendo poi un respiro profondo.
“Il menù di oggi è compost…”
La cameriera non fu in grado di parlare perché con una mossa veloce, Eleonora le afferrò il mento ed alzò il suo viso fino a quando i loro occhi non si incontrarono. Lo sguardo glaciale della regina australiana incontro il marrone acceso della bionda, facendola a sentire stranamente a disagio. Guardare negli occhi una regina equivaleva a dichiararsi pari o superiore a quest’ultima, ovvero una chiara dichiarazione di sfida.
“Sei tu” annunciò Eleonora, lasciando andare la donna.
Elena fissò sorpresa la sorella, spostando poi lo sguardo sulla domestica. Era lei. La puttana al servizio dell’Impero Asiatico era quella donna. Elena si alzò, ma un cenno di mano di Eleonora la fece desistere. L’europea guardò la sorella, che però sorrideva guardando davanti a sé. Lei seguì lo sguardo e vide la cameriera sorridere maligna.
“Oh, sembra che io sia stata scoperta” sibilò divertita Rachel.
Eleonora mantenne saldo lo sguardo, spostandolo di pochi centimetri dietro alle spalle della cameriera. Rachel partì in avanti, indirizzando il suo movimento verso la regina davanti a sé. Le sue mani balzarono in avanti, pronte ad afferrare la gola di Eleonora, ma poco prima di raggiungerla vennero drasticamente fermate. Dietro la cameriera c’era un’altra persona. I suoi capelli neri corniciavano il volto spigoloso e gli occhi azzurri, il seno enorme era trattenuto da un vestito adatto ai combattimenti ravvicinati. Le mani della domestica erano immobilizzate dalla presa ferrea dell’estranea, mentre Eleonora continuò a fissare la cameriera senza battere ciglio.
Con uno strattone, Rachel si liberò e si allontanò dalla nuova presenza. Voltandosi, si ritrovò finalmente davanti ad un agente australiano. Gli occhi castani si spalancarono quando videro che davanti a sé c’era una ragazza dalla sensualità esplosiva, che la guardava minacciosa.
“Non osare toccare la mia regina, puttana” sibilò Jessica.
La cameriera squadrò malignamente la donna davanti a sé, soffermandosi sul seno.
“Sono dannatamente enormi!” pensò Rachel, incapace di apprendere ciò che vedeva davanti a sé.
Eleonora si sedette sulla sedia accanto al tavolino, qualche passo più indietro. Non servivano spiegazioni per ciò che si doveva fare. Rachel guardò la regina australiana prima di rivolgersi all’agente. La bionda era una donna forte ed orgogliosa, incapace di ritirarsi dagli scontri che le si paravano davanti. Ma l’incontro con Madame Shi e le sue ragazze cambiò il suo modo di essere. Per la prima volta sentì qualcosa spezzarsi dentro, mentre il suo seno veniva appiattito dalla Mei Lin, surclassandola completamente. Imparò a sue spese a non buttarsi a capofitto in scontri che non poteva vincere, obbligata a rimanere nell’ombra mentre spiava la sua vecchia regina. Jessica era uno scontro che Rachel non poteva vincere. Sorrise alla donna dai capelli corvini, prima di afferrare il primo oggetto a disposizione e lanciarlo verso la donna. Non si degnò nemmeno di guardare cosa stesse lanciando che la bionda si voltò rapidamente per raggiungere la porta. Quando Rachel sentì il pomello freddo della porta, si sentì subito più sicura. Stava aprendo la porta per la sua fuga, quando la bionda si sentì tirare violentemente i capelli all’indietro.
“Non andrai da nessuna parte, puttana” sibilò Jessica, strattonando la bionda per i capelli.
La mora spinse poi a terra la bionda, andando a posizionarsi davanti alla porta. Chiuse l’unica via di fuga sicura a chiave e la gettò su letto accanto ad Elena, che l’afferrò al volo e l’infilò nella scollatura. Rachel si alzò velocemente, con uno sguardo ricolmo d’odio verso quella ragazza che osava sfidarla.
“Forza, fammi vedere cosa sanno fare le mie domestiche” ordinò Elena, indicando la ragazza australiana con il mento.
Rachel guardò sibilando la regina, prima di rivolgersi alla rivale. Jessica sorrise beffardamente, rimuovendo la parte superiore del suo vestito. Le sue grandi tette uscirono orgogliose, minacciose e possenti. Rachel guardò con astio e gelosia quel seno, sapendo perfettamente di aver già perso in termini di dimensioni. La bionda strappò il top da cameriera e le sue bellezze si rinfrescarono dell’aria della stanza. I suoi capezzoli rossi erano poco più spessi della controparte rosa, ma il resto pesava a vantaggio della ragazza più giovane.
“Ti distruggo!” urlò Rachel tuffandosi a capofitto nello scontro.
Jessica attese la rivale, e lo schiaffo carnoso che riempì la stanza diede inizio alla lotta. La bionda prese a colpire rapidamente le tette di Jessica con le sue, determinata a fare subito più danni possibile.
La bionda assestò ancora dei colpi veloci prima che la rivale spingesse brutalmente le sue gemelle verso la coppia della bionda. Le tette di Jessica iniziarono a spingere contro i seni di Rachel, che si accorse di dover lottare incredibilmente per tenere la posizione. Rachel si tira indietro per un secondo, e anche se sembrasse una resa inconsapevole la bionda sapeva ciò che stava facendo. Rachel fece scivolare i suoi seni sotto la coppia di Jessica, spingendoli dal basso. Jessica rispose senza problemi spingendo verso il basso, e le loro tette si gonfiarono insieme in pressione. La bionda digrignò i denti, cominciando a spingere maggiormente per vincere la prova di forza contro il seno più grande di Jessica, mentre il sudore inizia a crearsi sulla sua pelle.
La mora spinge in risposta verso il basso, non ammettendo alcuna sconfitta da parte di quella donna che minacciava il regno. Jessica fece un passo avanti e blocca una eventuale fuga da parte della bionda, sicura che la rivale avrebbe continuato a spingere contro di lei una volta che non poteva scappare. Rachel afferrò la vita della ragazza per dichiarare silenziosamente che non le serviva scappare per vincere, iniziando a strofinare la sua carne contro il seno di Jessica per spingerla indietro. Jessica sente la bionda diventare più competitiva, quindi afferra la vita della donna ed inizia a strofinare le sue tette proprio come la rivale, terminando con una poderosa spinta verso il basso.
Rachel gemette quando sentì i seni pesanti della ragazza schiacciare i suoi, stringendo la presa sull’avversaria per resistere. La battaglia continuò mentre i quattro seni continuavano a spingersi gli uni contro gli altri, quasi protagonisti di uno stallo. Rachel inarcò la schiena e sbatté forte le sue tette contro la coppia rivale, pugnalando con i capezzoli la carne tenera della ragazza. In risposta, Jessica spinge improvvisamente in avanti, accompagnando un poderoso colpo alla coppia della bionda.
Le due regine guardarono rapite il combattimento tra la bionda e la mora, le due donne ancora non si erano spostate dalle loro posizioni iniziali ed erano ancora fisse nello stesso punto della stanza sotto gli occhi di tutti. Elena doveva ammettere che l’agente di sua sorella sapeva il fatto suo in termini di combattimenti. La sua cameriera non era sicuramente la prima donna che passasse per strada, ma quella ragazza sembrava fosse al suo pari.
Le due donne cominciarono a caricarsi dopo l’ultimo colpo, prendendo un minimo di rincorsa senza mai allontanarsi. La bionda gemette quando sentì i capezzoli della rivale colpire le sue tette dal basso, e solo allora fece un passo indietro, solo per sentirsi colpire nuovamente dalla ragazza. Rachel sibilò con odio e sbatté in avanti il suo seno, colpendo frontalmente. La bionda riprese a martellare le sue tette contro la coppia della mora come all’inizio, sudando per lo sforzo ed il calore che sentiva nel suo corpo.
“Muori, cagna!” sibilò Rachel incazzata.
Jessica si aspettò la mossa della rivale, d’altronde ne aveva studiato i comportamenti negli ultimi mesi. Sapeva che Rachel avrebbe attaccato frontalmente, così lei oscillò i suoi seni e colpì le tette della bionda dai lati.
“Dopo di te, puttana” rispose Jessica, spingendo il seno in avanti e pugnalando con i suoi capezzoli.
La bionda barcollò all’indietro per il colpo, e le gemelle di Jessica colpirono subito dopo rubando un gemito dalla bionda. Rachel digrignò i denti e sbatté le sue tette in avanti, incontrando la coppia rivale. Le due regine ascoltarono con eccitazione gli schiaffi che riempivano la stanza mentre le coppie di tette duellavano davanti a loro.
Rachel avvolse le braccia attorno alla rivale, intrappolandola in un abbraccio e stringendo più forte che poteva. Jessica la ripagò con un gemito quando le tette della bionda di schiacciarono nei seni più grandi. La ragazza imitò immediatamente la rivale, restituendo il favore e facendo gemere la bionda. Intrappolate reciprocamente, le due donne capirono che lo spettacolo non era ancora finito dato che nessuna coppia mostrava ancora segni di cedimento.
Il respiro divenne pesante e le donne iniziarono a grugnire in maniera più rapida. Oltre al dolore che penetrava nella loro carne, anche la schiena iniziava a fare male. Inoltre, la respirazione era ostacolata dalle strette avversarie quindi si era aggiunta anche una lotta per l’aria da respirare.
Dopo diversi minuti, il sudore iniziò a fare effetto e nonostante l’incredibile pressione esercitata dalle due donne, i loro seni iniziarono a scivolare tra loro mentre venivano spinti insieme. Intrappolate, le due donne non riuscirono più a spingere in avanti, obbligate a far scivolare semplicemente le loro tette insieme fino alla resa di una delle due.
I loro sguardi erano bloccati, ognuna che cercava negli occhi dell’altra un qualsiasi segno di debolezza, senza però trovarlo. Nonostante la stanchezza e il dolore che provavano, nessuna era intenzionata ad arrendersi. Entrambe desideravano solo la vittoria, umiliando la femminilità della rivale con la propria. Per vincere, occorreva spezzare lo spirito dell’avversaria, o la lotta sarebbe durata per sempre.
Ma agli occhi esperti delle regine non era così. Sia Elena che Eleonora aveva intuito già dall’inizio come sarebbe andata a finire. Si erano sedute, aspettando e godendosi uno spettacolo costruito ad arte. Le attrici erano intraprendenti e brave a recitare. Una soprattutto aveva fatto una performance eccelsa, che quasi aveva convito le due spettatrici.
“Concludiamola qui” ordinò Eleonora.
“Concordo, non ha senso continuare” concordo la sorella.
Il piccolo scambio di battute tra le regine ruppe l’incantesimo della lotta, e Rachel si voltò leggermente a guardare le due donne sedute senza capire. Le sue tette erano state in costante lotta con la coppia della ragazza, e stavano lottando da quasi un’ora. Cosa significavano le parole delle regine?
“Jessica, la tua interpretazione è stata fenomenale” disse Eleonora sorridendo “ma ora basta scherzare, abbiamo un piano da seguire”
Rachel tornò a guardare la rivale. Guardò con assoluta determinazione gli occhi azzurri della ragazza davanti a sé. Non importava cosa dicevano quelle puttane, lei avrebbe vinto.
“Come ordinate, mia regina” rispose Jessica, riprendendo tutta la compostezza.
La lotta aumentò di intensità, e subito una coppia di tette iniziò a cedere di colpo. Rachel sgranò gli occhi quando si rese conto di ciò che stava accadendo. Il dolore nel suo seno aumentò di colpo, superando già ciò che stava provando da almeno venti minuti. Jessica sorrise, stabilizzando il suo respiro come se avesse cancellato tutta la fatica della lotta. Rachel capì che la sua avversaria stava fingendo. La ragazza aveva finto fino ad ora, e forse dall’inizio della lotta, e lei non l’aveva capito. La bionda guardò incredula i suoi seni, ma la prova di ciò che era successo era davanti a sé. Le tette di Jessica avevano dimostrato la loro superiorità, spingendo in maniera chiara la sua carne contro il suo petto.
“No…” sussurrò Rachel, sentendo la freddezza della sconfitta.
Jessica spinse di nuovo in avanti, e Rachel gettò la testa all’indietro gemendo. Il dolore che attraversò il suo seno le prosciugò tutte le energie e dovette appoggiarsi alla rivale per non cadere. Ma nonostante ciò, continuò a lottare, anche se in maniera molto più blanda. Il dolore era insopportabile e la sua carne continuava a far posto a quella di Jessica. La bionda sentì il suo intero corpo esausto e dolorante, ma continuò a lottare senza volersi arrendere.
Dopo pochi minuti, la presa che aveva sulla ragazza scivolò verso il basso, fino a quando le sue mani non caddero lungo i fianchi. Non aveva più forza per stringere la rivale nell’abbraccio, ed ora rimase intrappolata nella presa della ragazza che la stava distruggendo. Un’ultima spinta e le tette di Rachel scomparvero sotto il dominio dei seni di Jessica. Rachel urlò di dolore, e cadde a terra quando Jessica la lasciò andare.
Il corpo della bionda giaceva impotente davanti alle regine, i suoi seni piatti scendevano ai lati mentre Jessica spinse il seno in alto orgogliosa.
La vittoria fu seguita da un rapido applauso da parte delle due regine, ovviamente divertite dallo spettacolo. Jessica non si scompose a prendersi i complimenti e si rivestì subito. Ancora sconfitta, Rachel fu in seguito legata e portata nelle prigioni reali dove sarebbe stata rinchiusa fino a nuovo ordine. Quando la quiete fu ristabilita, le due regine rimasero nuovamente sole.
Elena guardò la sorella sorseggiare una tazza di the, in completo silenzio. Voleva sapere il prossimo passo, ma qualcosa le impediva di chiederle. Negli ultimi giorni, sua sorella si era dimostrata completamente diversa da come la ricordava, e ciò la spaventava anche se non voleva ammetterlo. Quella donna era più pericolosa che mai, forse più di Madame Shi.
“Ora che la spia è stata sistemata” Eleonora interruppe il silenzio, posando la tazza sul tavolo “rimase solo una cosa da fare. E saremo noi due a procedere”
Elena la guardò sorpresa. Non poteva muoversi da quella stanza senza che Madame Shi ne venisse a conoscenza. Questo avrebbe rimosso il fattore sorpresa.
“Cosa dobbiamo fare?” chiese Elena, incapace di nascondere la sua ansia.
“Beh, cara sorellina” Eleonora si alzò, sistemandosi il vestito. Si avvicinò lentamente alla regina europea, avvicinando il suo viso a quello della sorella, arrestandosi solo quando non furono a pochi centimetri “Ora dobbiamo dichiarare guerra” terminò Eleonora, sorridendo.
Susanoom on Tumbrl,Bdsmlr and
Join my Titfight Community server Discord

Commissions open! MP me!