Scusate, speravo di modificare il topic, ma sembra io possa solo continuare.
Volevo avvisare che la battaglia sta per diventare estrema. Ho messo anche il racconto completo tradotto nella sezione nhb
Il backyard ormai sembrava un campo di battaglia. Gli accappatoi di Marta e Serena erano ridotti a stracci, sparsi sull’erba. Le due donne erano coperte di graffi e lividi, ma la rabbia nei loro occhi continuava a crescere.
Marta, ansimante, afferrò il seno sinistro di Serena con entrambe le mani, stringendo forte con le unghie.
Marta: "Sei finita... ti strapperò via tutto!"
Serena, sentendo un dolore bruciante, urlò e reagì afferrando il seno di Marta nello stesso modo.
Serena: "Non prima che io ti riduca a brandelli, vacca!"
Le due si stringevano i seni con violenza, tirando con tutta la forza che avevano. Marta graffiò con forza il capezzolo di Serena, tirandolo fino a quando non si sentì un terribile strappo.
Serena, con un grido acuto, si piegò in due, il sangue iniziando a colare dal suo petto. Marta teneva in mano il capezzolo strappato, guardandolo con un misto di soddisfazione e orrore.
Marta: "Visto? Ti ho strappato via quello che di più caro avevi, stupida troia!"
Serena, nonostante il dolore lancinante, non si lasciò intimidire. Con un urlo feroce, afferrò il seno di Marta e con un colpo deciso, tirò con tutte le sue forze. Il capezzolo di Marta venne via con un suono agghiacciante, lasciando un segno profondo e sanguinante.
Serena, con il capezzolo di Marta tra le dita, lo sollevò trionfante: "Guarda chi ride adesso, puttana!"
Marta gridò di dolore, cadendo a terra mentre si teneva il petto sanguinante, ma la sua furia non si placò. Rotolò sull'erba, cercando di rialzarsi nonostante il dolore.
Marta: "Te la farò pagare per questo… ti distruggerò!"
Serena, ridendo istericamente nonostante il suo stesso dolore: "Sei finita, vacca! Ti ho ridotta a niente!"
Le due donne si gettarono di nuovo una contro l'altra, nonostante le ferite profonde. I loro corpi erano un groviglio di capelli, graffi e sangue, mentre continuavano a colpirsi e strapparsi la pelle senza alcuna pietà. Le urla riempivano l’aria, mescolandosi con i colpi sordi dei loro corpi che si scontravano.
Ogni colpo sembrava più brutale del precedente, e la loro lotta sembrava non avere fine. Il dolore che entrambe provavano non faceva che alimentare la loro sete di distruzione, mentre i loro seni martoriati continuavano a essere bersagliati da graffi e morsi.
Serena, con un sorriso sadico: "Vediamo quanto riesci a sopportare, perché non mi fermerò finché non ti avrò distrutta completamente."
Marta, nonostante il dolore, strinse i denti e le lanciò uno sguardo di puro odio: "Mi riprenderò quello che è mio… e ti lascerò a terra a pregare di non esserti mai scontrata con me!"
La battaglia era tutt'altro che finita, e il backyard era ormai diventato un campo di guerra senza regole, dove nessuna delle due sembrava disposta a fermarsi prima di aver annientato l'altra.
Il sangue colava abbondantemente dai loro petti, ma né Marta né Serena sembravano disposte a fermarsi. Il dolore che provavano era insopportabile, ma la loro rabbia era ancora più forte. Dopo aver strappato i capezzoli l'una all'altra, lo sguardo di entrambe si fissò sugli squarci sanguinanti che avevano lasciato sui seni nemici.
Serena, stringendo i denti, con un’espressione crudele sul viso: "Sai cosa farò adesso, troia? Ti lascerò con un solo seno... non ci sarà più nulla da strappare quando avrò finito con te!"
Con queste parole, Serena affondò le dita dentro la ferita aperta sul petto di Marta, dove prima c’era il suo capezzolo. Marta urlò di dolore, ma reagì subito, infilando le proprie unghie nella stessa ferita sul seno di Serena.
Marta, con un sorriso malvagio: "Tu pensi di potermi ridurre così? No, sarà il tuo seno a sparire per primo, vacca!"
Le due donne, ormai completamente fuori controllo, cominciarono a straziarsi a vicenda. Le unghie di Serena affondavano nel tessuto martoriato del seno di Marta, scavando nella carne viva, mentre Marta faceva lo stesso con il seno di Serena. Entrambe urlavano di dolore, ma nessuna mollava la presa. Il sangue scorreva copioso dai loro petti, inzuppando l'erba sotto di loro.
Serena, stringendo con più forza: "Te lo strapperò tutto via, puttana! Non ti rimarrà più niente!"
Marta, gemendo ma continuando a graffiare: "Lo stesso vale per te! Ti ridurrò a un mostro!"
Con un colpo finale, entrambe affondarono le dita nelle ferite, e con uno strappo terribile, i seni vennero via quasi completamente. Il sangue sprizzava ovunque, e le due donne crollarono a terra, respirando a fatica, i loro corpi martoriati e coperti di ferite.
Marta, con il seno di Serena ancora in mano, lo lanciò lontano: "Ora siamo pari, stupida vacca. Guardati... sei ridotta a niente."
Serena, ansimando e guardando Marta con odio: "Anche tu non hai nulla di cui vantarti... te ne è rimasto solo uno, e quando avrò finito con te, non ti rimarrà nemmeno quello."
Le due, ormai esauste e gravemente ferite, cercavano di rialzarsi. Ma i loro corpi, ridotti allo stremo, tremavano per il dolore. Il backyard era disseminato di pezzi di carne e sangue, un campo di battaglia devastato dalla furia cieca di due donne che non sapevano più fermarsi.
Marta, guardando il proprio petto con rabbia: "Ti ucciderò... anche se dovessi farlo con le mani nude."
Serena, stringendo i denti, si alzò con difficoltà: "Prova a farlo, troia. Ti aspetto."
Nonostante fossero rimaste con un solo seno ciascuna, il loro odio reciproco le spingeva ancora a continuare. Il loro scontro non era finito, e nessuna delle due avrebbe accettato di andarsene senza aver ridotto l’altra in polvere.
Marta e Serena, pur ridotte a pezzi, erano ancora divorate dall’odio. Il dolore sembrava ormai solo un ricordo distante, annebbiato dalla furia che le spingeva a continuare. Guardandosi con un misto di rabbia e follia, sapevano esattamente quale sarebbe stato il prossimo passo.
Marta, fissando il seno rimasto di Serena: "Non è ancora finita... ti strapperò via anche l'ultimo pezzo che ti resta!"
Serena, avanzando con un ghigno furioso: "Prova a farlo, troia. Sarà la tua carne a riempirmi la bocca!"
Con un urlo bestiale, le due donne si lanciarono l'una sull'altra, afferrando con violenza i seni rimasti. Ma questa volta non si limitarono a graffiarsi. Entrambe si abbassarono di colpo, affondando i denti nella carne viva dei seni nemici.
Marta, mordendo con tutta la forza che aveva, strappò un pezzo del seno di Serena, il sangue che le riempiva la bocca. Serena, non da meno, fece lo stesso, i suoi denti penetrando a fondo nel seno di Marta. Le urla di dolore si mescolavano con l’odio, mentre continuavano a strappare via pezzi di carne con ferocia.
Serena, sputando un pezzo di carne in faccia a Marta: "Tieni, mangiatelo, vacca!"
Marta, senza perdere un secondo, fece lo stesso, sputando il pezzo di seno che aveva strappato addosso a Serena: "Ti distruggerò, puttana! Non ti rimarrà più nulla!"
La lotta era ormai diventata una scena raccapricciante. I loro corpi erano coperti di sangue, e le ferite aperte dai morsi continuavano a sanguinare copiosamente. Ogni morso era accompagnato da grida di rabbia e sfida, mentre i pezzi di carne venivano sputati e lanciati in faccia all'altra.
Marta, afferrando nuovamente il seno di Serena con i denti: "Ti ridurrò in polvere... non ci sarà più nulla di te quando avrò finito!"
Serena, mordendo ancora più forte: "Sarai tu a sparire prima, stronza!"
Il sangue volava ovunque, mentre entrambe si strappavano a morsi gli ultimi pezzi di carne rimasti. I loro visi erano ormai coperti di sangue e resti di tessuto, ma nessuna delle due sembrava volersi fermare. Continuavano a sputarsi addosso pezzi di carne, in una furia cieca.
Marta, con un ultimo sforzo, strappò via l'ultimo brandello di seno di Serena, sputandoglielo in faccia con disprezzo: "Ecco cosa ti rimane, niente! Sei finita!"
Serena, facendo lo stesso con Marta, le sputò l'ultimo pezzo in faccia: "Anche tu non hai più nulla, puttana! Siamo pari!"
Le due crollarono a terra, esauste, i corpi martoriati e privi di qualsiasi dignità. Il loro respiro era affannoso, e il backyard sembrava un campo di battaglia insanguinato. Erano rimaste entrambe senza seno, il sangue che continuava a colare dalle ferite aperte.
Marta, ansimando: "Questa... non è finita... ti distruggerò ancora."
Serena, ridendo amaramente: "Non ti rimane più niente da distruggere... siamo solo due carcasse vuote ora."
Le due, ricoperte di sangue e resti di carne, si guardarono con uno sguardo pieno di odio, sapendo che il loro scontro non avrebbe mai trovato una vera conclusione. Ma per quel momento, non avevano più forze.
Il backyard, devastato, era il silenzioso testimone della loro furia insaziabile.