Laura alla guida della sua mercedes ha rallentato per imboccare la strada sterrata che porta alla sua fattoria di solito disabitata. In macchina con lei, seduta davanti, c’è Ilaria la segretaria di 45 anni che lavora in un piccolo studio legale. Come al solito è voluta salire in macchina con lei e come al solito non ha smesso un attimo di parlare. Le altre la trovano fastidiosa ma per Laura è divertente e poi ormai si è abituata alla sua presenza continua nei fine settimana. Seduta dietro c’è Elisa, capelli rossi alta e magra, aspirante modella o attrice o forse cantante, a quasi 30 anni non ha ancora deciso bene. Elisa si è estraniata dalle chiacchere infilandosi le cuffie del suo ipod per tutto il viaggio. Dietro con Elisa c’è anche Francesca casalinga di 40 che ha sonnecchiato per tutto il viaggio. Laura non ha mai capito come faceva ma Francesca sosteneva che i weekend nella fattoria erano l’unico momento in cui riusciva a rilassarsi, senza il marito e i loro 4 figli.
Nel cortile della fattoria Laura vede il pick up di Carlotta. Carlotta con i suoi 25 anni è la più giovane del gruppo, è piuttosto grassoccia e con lunghi capelli rossi. Insieme a lei ci sono Vittoria, 35 anni, alta e con lunghi capelli castani, chiamata affettuosamente “pazzerella” dalle sue amiche, per i suoi improvvisi scatti d’ira e Sofia, cinquantenne bionda, col fisico ancora tonico e allenato.
Subito dopo arriva anche la volkswagen di Sara, in macchina con lei ci sono le restanti membri del gruppo: Anna e Roberta. Sara, 28 anni piuttosto alta e con il corpo tonico e abbronzato, scende dalla macchina e saluta le altre ragazze. Scende anche Roberta che con i suoi 175 cm è la più alta. Roberta ha 37 anni ed è decisamente grossa. Infatti oltre ad essere così alta è anche piuttosto grassa ma anche muscolosa e forte.
“Forza ragazze sistemiamo i bagagli e iniziamo subito il sorteggio!” dice Anna appena scesa dalla macchina. Anna ha 65 anni ed è la più vecchia e leader indiscussa del piccolo gruppo di donne che si ritrovano nei fine settimana in quella fattoria. Anna solleva senza fatica il borsone che ha portato. Le sue braccia sono infatti molto muscolose come anche il resto del suo corpo, allenato da anni di lotta.
Infatti è questo che le 10 donne fanno in questa fattoria nei fine settimana: lottano tra di loro. Chi per passione, chi per divertimento, chi per sfogare la rabbia, ognuna ha una motivazione diversa. Tutte però sono accomunate da una cosa: amano questi momenti e non vi rinuncerebbero per niente al mondo.
Le 10 donne si ritrovano poco dopo nella sala da pranzo. Quella è una vecchia casa di campagna appartenuta da sempre alla ricca famiglia di Laura. Ormai non veniva usata da anni quando Laura l’ha trasformata nel ritrovo per i loro combattimenti. Il luogo era ideale: c’erano camere da letto per ospitare le amiche per qualche giorno, una cucina per mangiare e trovarsi a commentare gli incontri, è isolata e silenziosa e soprattutto c’è tanto spazio per combattere.
Sofia ha già scritto i nomi di tutte su dei bigliettini e li sta mescolando in una zuppiera.
“Il primo nome è di Sara!” dice Sofia leggendo il primo biglietto estratto, le altre donne applaudono mentre l’eccitazione per quello che sta per succedere cresce dentro di loro.
“Oh oh una sfida dura!” dice ancora Sofia leggendo il secondo biglietto “Sara sei contro la nostra capitana la fortissima Anna!”
Adesso l’applauso è fortissimo. Le donne saltellano e urlano mentre applaudono sempre più eccitate dall’incontro imminente. Le due avversarie designate si guardano negli occhi. Anna è sicura come sempre, lei combatte per passione da anni. Ha affrontato avversarie di tutte le taglie e le età ancora da prima che Sara nascesse. Ha perso degli incontri e molti li aveva vinti ma sa sempre come contrastare qualunque avversaria.
Sara è molto determinata. Ha già combattuto con Anna e ha sempre perso ma questa volta si sente sicura. E’ molto migliorata nel combattimento e si sente particolarmente in forma.
“Forza signore andate a prepararvi!” urla Elisa.
“Dove combattiamo?” chiede Anna a Sara.
E’ però Vittoria a rispondere urlando eccitata.
“Andiamo nel ring all’aperto! E’ una bella giornata!”.
Il “ring” all’aperto è in realtà un vecchio recinto per i cavalli. Si è rivelato un posto adatto per i loro combattimenti almeno nelle giornate calde come è questa. Il terreno è piuttosto morbido e con dell’erba non troppo alta così chi combatte non si ferisce se cade a terra.
Tutte sono d’accordo e mentre Sara e Anna vanno a cambiarsi, le altre 8 vanno verso il recinto, aspettando di vedere il combattimento.
Le due avversarie arrivano in fretta. Sara alta poco più di 165 cm ha indossato pantaloni corti da corsa rossi e una maglietta bianca. Ai piedi ha scarpe comode da ginnastica. L’abbigliamento comodo lascia vedere il suo corpo snello e tonico anche se non molto muscoloso ma sicuramente agile e atletico. Sara ha raccolto i suoi capelli castani in una lunga coda ed è pronta a combattere.
Anche Anna ha raccolto i suoi capelli biondi per non dare vantaggi alla sua avversaria. Lei indossa lunghi pantaloni da palestra aderenti neri e una maglia a maniche lunghe sempre nera. Ai piedi ha anche lei scarpe da ginnastica. Fisicamente Anna è molto diversa dalla sua avversaria. E’ un po’ più bassa di Sara ma è più tarchiata e più pesante. E’ anche più muscolosa e dall’aspetto molto forte.
Le due donne sono già nel ring improvvisato e si stanno osservando, tutto è silenzioso adesso per la tensione che sempre precede gli incontri.
“Sono in piena forma” rompe il silenzio Sara “questa volta non mi batterai vecchietta!”.
Anna sorride guardandola “Vedremo” dice soltanto.
“Forza ragazze! Dateci dentro” grida Laura e l’incontro comincia.
Le due donne restano ancora qualche secondo a studiarsi in silenzio e poi Sara parte all’attacco facendo esultare le altre che guardano l’incontro.
Sara scatta velocemente in avanti, Anna resta ferma ma è pronta a fronteggiare questo attacco frontale, ma Sara all’ultimo si sposta di lato e con la mano destra tira un pugno alla spalla sinistra di Anna. Il colpo non è molto potente soprattutto perché Anna ha fatto in tempo a gonfiare il muscolo, piegando il braccio e così il colpo è stato attutito. Sara parte subito col suo pugno sinistro verso la faccia di Anna ma questa lo evita facilmente spostandosi indietro. Sara è un po’ sbilanciata ma riesce comunque ad abbassarsi per evitare il pugno che Anna le ha lanciato in risposta. Sara allora indietreggia un po’ ma è pronta a lanciarsi di nuovo in attacco. Intanto dalle spettatrici si sentono gridolini elettrizzati per questo primo scambio.
Sara scatta di nuovo in avanti e prova a colpire Anna con una ginocchiata allo stomaco. Anna però si gira per ripararsi e Sara la colpisce di striscio sull’osso del bacino. Il colpo ha fatto più male a Sara che alla sua avversaria ma Sara non si arrende e prova a colpire ancora Anna con uno schiaffo in faccia. Il suo colpo però viene parato da Anna che le blocca il braccio, afferrandolo con la mano. Anna vorrebbe torcerle il braccio ma non può farlo perché Sara prova ancora a colpirla col braccio libero. Anna evita facilmente l’attacco ma deve allentare leggermente la presa e Sara riesce a liberarsi con uno strattone.
Sara prova subito a contrattaccare ma questa volta Anna la colpisce con un potente schiaffo in faccia. Sara riesce a mantenere l’equilibrio e ad allontanarsi da Anna che stava per colpirla ancora. Sara fa un respiro profondo e vuole attaccare ancora.
“Fermati! Riprendi fiato altrimenti tra poco non avrai più forze!” le urla Carlotta che sta seguendo l’incontro con le altre.
Sara la sente e si ferma. In effetti il suo respiro è pesante e i suoi attacchi sono stati sempre più lenti e imprecisi. E’ anche frustrata: non riesce a capire come Anna, che è più vecchia di lei, riesca ad essere così veloce a respingere i suoi attacchi. Nemmeno Anna attacca, infatti sa che la sua forza è nel corpo a corpo e vuole sempre aspettare le sue avversarie.
Così è Sara ad attaccare ancora. Questa volta si abbassa perché vuole travolgere Anna colpendola in pancia per buttarla a terra. Anna assorbe bene il colpo e mantiene l’equilibrio, Sara allora la abbraccia all’altezza della vita e stringe con tutte le sue forze. La stretta però è troppo debole per impensierire davvero Anna.
“Cosa stai cercando di fare?” chiede Anna deridendola “dovresti avere qualche muscolo per provare questa mossa!”
Detto questo Anna le afferra i capelli legati a coda di cavallo, visto che Sara è bloccata davanti a lei piegata in avanti. Anna tira con forza e Sara lascia la presa strillando per il dolore. Vorrebbe reagire ma Anna, con un rapido e potente movimento, la fa girare su se stessa. Adesso Anna è alle spalle della sua avversaria, con una mano le tira i capelli e con l’altra la spinge all’altezza delle spalle aumentando così la forza del suo attacco.
Sara è senza fiato per il dolore e anche le altre che guardano l’incontro, sono ammutolite davanti alla faccia sofferente di Sara, con gli occhi e la bocca spalancati in un grido muto.
Con un ultimo gesto disperato Sara solleva la sua gamba destra e scalciando all’indietro colpisce Anna al ginocchio. Anna tentenna per il colpo potente e Sara lo ripete. Anna lascia definitivamente la presa e Sara si gira con incredibile velocità e colpisce con un calcio potente il ginocchio di Anna, sempre allo stesso punto. Questa volta Anna cade a terra dolorante.
Le altre donne, che avevano osservato la scena in un silenzio carico di tensione, lasciano partire un grido eccitato. Anna infatti non veniva quasi mai messa al tappeto.
Sara non riesce ad attaccare subito perché sta recuperando le forze ma si avvicina ad Anna, distesa davanti a lei e dice:
“Allora ti sembra che le mie gambe sono abbastanza forti e potenti?”. Questa volta è lei a deridere la sua avversaria.
“I miei nipotini tirano calci più forti!” risponde ridendo.
“Allora sei caduta solo perché sei una debole vecchietta?”
Questo dialogo è seguito con divertimento dalle altre donne che ridacchiano alle battute, ma la tensione è ancora nell’aria.
“Perché non vieni a farmi compagnia?” chiede Anna dopo un attimo.
Anna infatti non vuole rialzarsi. Sa che sarebbe sbilanciata e indifesa agli attacchi della sua rivale. Voleva invece attirarla a se come un ragno con le mosche.
Sara, che ha ripreso le forze, si sente sicura di sé e si avvicina. Non vuole saltarle addosso però. Pensa invece di afferrare la gamba di Anna e continuare a colpirla lì. Purtroppo per lei, Anna è pronta a reagire e con un potente calcio da terra, colpisce Sara alla caviglia e la fa cadere. Anna le è subito addosso e la schiaffeggia tre volte con forza. Sara è intontita e non riesce a reagire. Anna allora si porta alle sue spalle e le afferra il collo da dietro col braccio, mentre le preme il ginocchio sulla schiena. Questa presa immobilizza completamente Sara che non riesce a respirare bene, inoltre il ginocchio premuto nella schiena gliela torce in una posizione innaturale, che le provoca un dolore intenso. Disperata prova a liberarsi graffiando le braccia di Anna ma le maniche lunghe della sua maglia le proteggono le braccia. Anna ridacchia e Sara è infuriata ma si sente sempre più debole e dolorante e non può muoversi.
“Mi sembri un po’ stanca cara. Perché non ti riposi un attimo” le sossurra Anna all’orecchio, mimando anche il gesto di cullarla mentre continua a stringerla.
Sara non resiste più e agita freneticamente le braccia in avanti in chiaro segno di resa. Anna la lascia libera e Sara si distende sdraiandosi a terra lamentandosi sommessamente. Si sente un urlo eccitato. Le altre donne infatti avevano assistito in silenzio alle ultime fasi dell’incontro e adesso stanno correndo verso di loro applaudendo Anna ma anche Sara per l’incontro appena finito.
Anna si alza in piedi e tende la mano a Sara ancora a terra.
“Complimenti stai migliorando. Tra un po’ potresti riuscire a mettermi davvero in difficoltà”.
Il tono non è scherzoso e Sara sente rispetto nella voce della sua rivale. Allora le sorride e accetta la sua mano che la aiuta a rialzarsi.